Maggio 1992, Crevari. Due amici, Giorgio e Maurizio, e una chitarra. «Cercavo di imparare una canzone degli Scorpions», racconta Giorgio Bana, 59 anni, portuale in pensione. «A un certo punto mi viene un’idea: ma perché non facciamo una festa di paese, dove invitiamo un po’ di gruppi rock? Ho già il nome: Crevari Invade». Venticinque anni dopo l’idea dei due amici di invadere Genova non si è mai realizzata, ma in compenso è Crevari a essere invasa ogni anno da migliaia di persone.
Venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 giugno c’è la venticinquesima edizione della manifestazione più celebre del paesino arroccato tra Voltri e Vesima. Musica rock, gastronomia locale, volontariato, beneficenza: gli ingredienti sono sempre gli stessi. La festa è in località Campenave, in via Superiore dell’Olba 35, nella sede dell’Anpi di Crevari che dal 1992 mette a disposizione i propri spazi. Cinquanta i volontari che arrivano dal paese e dintorni, compresi Vesima, Voltri e la Val Cerusa. «Per Crevari Invade scendono in campo gli abitanti, spontaneamente», racconta uno degli organizzatori, Giorgio Girola, ingegnere navale di 36 anni. «Ognuno fa la sua parte: ci sono bambini di dieci anni e anziani ultraottantenni».
Le cucine aprono ogni giorno alle 20, con il cibo da sagra classico come braciole, patatine fritte, hamburger e salsicce. L’attrazione vera sono però le focaccette di Crevari, delizia locale a base di farina, acqua e patate ripiena con combinazioni variabili di prosciutto, salame, stracchino, gorgonzola o nutella. Crevari Invade è una delle poche occasioni annuali per assaggiarle: a parte sporadiche manifestazioni in cui sono presenti i cuochi crevaresi – come la Festa dell’Unità a Genova – bisogna altrimenti aspettare le celebrazioni del 25 aprile o del primo maggio a Crevari. «Da quest’anno raddoppiamo la cassa e il punto di distribuzione di focaccette per evitare le solite code», assicura Giorgio Girola. «La spesa è già fatta: 450 chili di farina e 350 chili di patate».
Venerdì 23 si esibiscono gli AfterBeat, i White Brothers, band del Tigullio con sonorità da Texas e blues «arrogante», e i Wrong Side, gruppo genovese che suona uno stile che definisce “Punkalypso”. Sabato 24 tocca al cantautore Federico Bottino, ai Clan Retrò e agli intramontabili SconVoltri. Domenica 25 sarà la volta di ABNorme, Next Station, gruppo savonese amante del reggae, e gli Stone Age. Campenave si raggiunge con una passeggiata di dieci minuti da Crevari oppure in auto dalla Val Cerusa (info sul sito www.crevarinvade.it.). Venerdì e sabato dalle 19, ogni mezz’ora, ci sarà una navetta gratuita dal capolinea dell’Uno a Crevari.
L’incasso di Crevari Invade sarà come da tradizione devoluto in beneficenza. Tra le ultime donazioni l’acquisto di macchinari sanitari per l’Ospedale Evangelico di Voltri, un ecografo per il Centro Alcologico Regionale e il sostegno ad associazioni che supportano il Gaslini.