Carissimi tutti,
scusate se non mi sono più fatto sentire per la storia del carro e del cavallo, ma la raccolta dei soldi è andata per le lunghe e ho aspettato la visita a Genova del cooperante di One Love Onlus, Giacomo Simonini, che è tornato in Italia per le vacanze estive.
Io e Selena non sappiamo come ringraziarvi.
La partecipazione è andata oltre ogni più rosea aspettativa!!
Dovevamo raccogliere 650 euro e invece in questo momento ne abbiamo davanti 2.020.
Ricapitolando: io e Selena a gennaio siamo andati in Senegal.
Nel villaggio di Sossop siamo stati ospiti dell'associazione di Pistoia di One Love Onlus, fondata e diretta da Giacomo. Come abbiamo deciso con lui, da settembre io e Selena diventeremo la sezione genovese di One Love. Servirà per seguire i progetti che faremo con i soldi raccolti. E cercare di migliorarci.
Questo è il video che abbiamo proiettato la sera della cena, che spiega perché cercavamo dei soldi per il villaggio di Sossop.
I soldi che ora abbiamo sono molti di più, principalmente per un motivo: una persona ha contribuito con 650 euro. I duemila (e venti) euro totali euro sono tanti quindi. Non tantissimi perché l'Africa è cara, come l'Italia se non di più. E' anche per questo che è così difficile viverci.
Visto che 650 euro era la cifra per comprare un cavallo normale (500 euro) + un carretto (100-150 euro), investiremo qualcosa di più nel cavallo (i loro prezzi vanno dai 400 ai mille). Per prenderne uno giovane e forte, ce ne vorranno facciamo 650-700. Aggiungendo il carro si arriva circa a 800 euro. Anche qui: l'idea era prendere il carro più economico di tutti, ma visto che dovrà trasportare tanti bambini si potrebbe pensare a prendere uno un po' migliore, non dico coi sedili ma con la tettoia sì, così da proteggere i bimbi dal sole.
Il cavallo sarà preso a settembre-ottobre, quando riaprono le scuole. Non ora perché Giacomo non è in Senegal e perché così risparmiamo due-tre mesi di vitto. L'associazione-madre con cui lavora One Love, Energia per i diritti Umani Onlus, ha già dato l'ok.
Per quanto riguarda il mantenimento, tra il fieno (siamo nella savana, non c'è l'erba ma cespugli secchi) e un contributo al volontario pare si arriverà a 80-100 euro al mese. E' più di quanto vi avevo detto, ma non preoccupatevi. Come primo atto di One Love a Genova stringerò dei rapporti con delle scuole di Genova per far adottare questo progetto. Con pochi euro per bambino ciascuna classe potrà adottare il cavallo per un mese.
Cosa faremo con il resto dei soldi?
Abbiamo parlato a lungo con Giacomo e visto che lui conosce la situazione meglio di tutti sa qual è il problema più urgente. Alle due aule della scuola servono i pavimenti, che come vedete nella foto qui sotto sono di sabbia e creano problemi di fango e sporcizia. Farli costerebbe costerebbe almeno 600 euro.
Teniamoci larghi: calcoliamo, tra cavallo, carro e pavimenti, di spendere 1700 euro.
Ne avanzano ancora e vogliamo spenderli in qualcosa che resti. ll bonifico che ho appena fatto è per realizzare questi due progetti: i cento, forse duecento euro che potrebbero avanzare li lasciamo a One Love per qualsiasi emergenza... dalla morte di una capra a qualsiasi necessità sanitaria urgente.
Passiamo ora ai soldi che sono avanzati.
Mi sono tenuto 320 euro da parte. Serviranno (non tutti, circa la metà) a mio fratello Daniele, Selena e suo cugino Jacopo (che ha avuto l'idea) per costruire dei kit di agricoltura aeroponica.
La cifra che avanzerà sarà consegnata comunque a One Love Onlus con un nuovo bonifico, visto che tanto devo ancora ricevere qualche donazione.
Tra i modi di spendere questi soldi avanzati ci poteva essere la realizzazione di un sostegno a distanza nel villaggio (scuola+salute costa 20 euro all'anno). Ma in realtà non è una buona idea perché tra un anno i soldi finiranno. Se uno smette di pagare Save the Children, c'è sempre qualcuno di nuovo che subentra.
Con associazioni così piccole il rischio è che il bambino smetta di andare a scuola.
Colgo l'occasione per dirvi che chiunque voglia fare una mossa del genere - sostenere un bambino di Sossop a distanza - non deve fare altro che chiedere via mail a me (massimilianosalvo@gmail.com), a Selena (selenacandia@hotmail.it) o a Giacomo (giacomo.simonini77@gmail.com), che è poi è quello che fa tutto.
Concludo con questo video, che dimostra quanto bene si può fare con la cooperazione.
La Ong Liter of Light Italia - che porta la luce nei villaggi senza elettricità, e di cui ho scritto appena tornati dal Senegal - è appena stata anche a Sossop.
Buona visione, e grazie ancora a tutti.