Asia, quando vincono i monsoni

Arrivano anche quando il cielo è azzurro e sembra il pomeriggio più bello dell’anno, con il sole che splende e il temporale del giorno prima lontano come un miraggio. Ma basta una mezzora: si alza un filo d’aria e viene sempre più caldo, anzi, caldissimo. Compaiono i nuvoloni neri, il vento soffia sempre più forte, le palme traballano. Poi è meglio trovare un riparo, perché in pochi minuti viene giù una valanga d’acqua. Che si vede proprio, perché fa rumore come una cascata e offusca il paesaggio sotto le nuvole. Alle volte è un temporale passeggero, se va male sono alluvioni che durano giorni. In ogni caso non resta che aspettare: è l’Asia d’estate, la stagione delle piogge.

Kratie, Cambogia

Kratie, Cambogia

Una stagione calda, umida e tempestosa, ma per gli europei molto spesso non c’è scelta. Le ferie sono in questo periodo e per di più le destinazioni asiatiche sono le più economiche tra le mete extraeuropee. E alla fine anche se ad agosto i temporali sono sempre in agguato vale la piena di rischiare, perché le giornate di sole sono numerose. E qualsiasi agenzia o guida turistica lo dice chiaramente: «Non è per forza il periodo dell’anno meno indicato. Basta essere preparati ai monsoni».

Phi Phi Island, Thailandia

Phi Phi Island, Thailandia

Phi Phi Island, Thailandia

Phi Phi Island, Thailandia

Golfo del Siam, Thailandia, vicino a Ko Samui

Golfo del Siam, Thailandia, vicino a Ko Samui

Ma cosa sono esattamente, i monsoni? Sono venti tipici delle zone tropicali, causati dalla grande differenza di temperatura stagionale che si crea tra la terraferma e l’oceano. Il nome deriva dall'arabo mawsim, che significa proprio "stagione", e deriva da una caratteristica nota già ai naviganti dell'Oceano Indiano in tempi remoti. Il geografo greco Strabone ha narrato la storia di un naufrago indiano chiamato Ippalo, arrivato in Egitto in fin di vita. Per ringraziare il suo salvatore lo guidò in India, mostrandogli la via dei monsoni (che da lui presero il nome di venti ippalici). Strabone ha vissuto a cavallo dell’anno “zero” e già da tempo questi venti erano noti ad arabi e indiani, che li sfruttavano per i commerci.

Halong Bay, Vietnam (foto di Daniele Salvo)

Halong Bay, Vietnam (foto di Daniele Salvo)

Halong Bay, Vietnam

Halong Bay, Vietnam

Halong Bay, Vietnam (foto di Daniele Salvo)

Halong Bay, Vietnam (foto di Daniele Salvo)

Il loro meccanismo è piuttosto semplice: d’estate il suolo continentale è molto caldo (e così l’aria sopra di esso), mentre negli oceani la temperatura è inferiore di parecchi gradi. I venti convergono quindi da ogni parte verso il continente, dove c’è bassa pressione e l’atmosfera è meno densa, arrivando prevalentemente da Sud-Ovest. Il monsone estivo soffia generalmente da maggio a ottobre e in Asia ha la massima frequenza a giugno, luglio e agosto.  Colpisce con maggiore intensità le coste occidentali dell'India e del sudest asiatico (Myanmar, Thailandia e in misura minore la Malesia, più a sud), ma i suoi effetti si fanno sentire (eccome) anche nel Golfo del Siam, in Cambogia e in Vietnam.

Kao Sok, Thailandia

Kao Sok, Thailandia

Kao Sok, Thailandia

Kao Sok, Thailandia

Kao Sok, Thailandia

Kao Sok, Thailandia

Viceversa, durante l’inverno la maggiore quantità di calore accumulata dagli oceani rende più elevata la temperatura dell’atmosfera oceanica rispetto a quella continentale: e i monsoni si ripetono, in direzione opposta (da Nord-Est). Allo spirare del monsone estivo (che viene dal mare) corrisponde quindi la stagione delle piogge, al monsone da terra la stagione secca. L'alternanza di un semestre umido e di un semestre secco regola le semine e i raccolti, influenzando tutta la vita agricola ed economica dei Paesi interessati.

Angkor, Cambodia

Angkor, Cambodia

Chi sta partendo per l’Asia va incontro quindi a un estate un po’ bagnata, ma non deve intimorirsi perché viaggiare durante la stagione monsonica ha i suoi vantaggi. E’ l’occasione per ammirare un fenomeno naturale con il cielo e i venti che mostrano tutta la loro potenza, in un paesaggio al massimo del suo splendore tra campi di riso allagati e una vegetazione della giungla straordinariamente rigogliosa. I turisti non sono molti perché si è in bassa stagione, i prezzi degli alberghi diminuiscono ed è molto più facile mercanteggiare.

Ma anche con la pioggia, no problem: basta usare la mantella

Ma anche con la pioggia, no problem: basta usare la mantella

Solitamente è più probabile trovare bel tempo la mattina, mentre con l’avanzare della giornata bisogna attendersi un temporale coi fiocchi (facile che arrivi nel tardo pomeriggio, di sera o di notte). Alcuni turisti vengono presi alla sprovvista, e si terrorizzano alla prima palma piegata dal vento. Altri pensano che gli ombrelli servano a qualcosa, altri ancora invece si esaltano e si piazzano in mezzo alla strada, braccia aperte e sguardo alle nuvole in segno di sfida come a dire al cielo «più forte, fammi vedere di cosa sei capace!». L’Asia d’agosto ha certamente una dose di azzardo, ma può essere molto divertente. Basta partire con un po’ d’ironia, amare il suono dei tuoni e non avere paura di bagnarsi. Perché sia chiaro: nulla vi salverà dalla pioggia.